Sono stata intervistata in qualità di assistente virtuale. Ospite in una puntata radiofonica, in cui ho parlato in modo amichevole, della mia professione e come ho fatto a mettermi in proprio.
Respiri On Air è la trasmissione radiofonica curata da Marco Matera e Manuel Picciolo, che ti fa esclamare: “Si può fare!
Il tema dell’intervista a me come assistente virtuale, riguarda proprio questa professione digitale, relativamente nuova per il territorio italiano,e come ci sono riuscita.
Abbiamo anche parlato di come organizzare i vari task in un ambiente 4.0.
Prima di diventare una ditta individuale, ho affinato della abilità in oltre venti anni di esperienza. Il fatto che si desideri abbandonare il lavoro come dipendente dopo tanti anni, è significativo.
Come professionista ho messo a frutto tutte le conoscenze pregresse, trasformandole in servizi da vendere.
Quando ho scoperto l’assistenza virtuale
Ero in spiaggia quel mattino soleggiato di agosto 2016. Comodamente sdraiala e all’ombra dell’ombrellone, stavo scrollando lo smartphone, in attesa che arrivasse l’ora di pranzo. Cercavo qualche contenuto interessante da leggere. A un certo punto mi imbatto in un articolo in cui si raccontava la storia di una delle prime assistenti virtuali italiane.
Mano a mano che mi addentravo nella storia, tra me e me, dicevo che l’idea che mi era balenata nel 2005, allora non era così bizzarra.
All’epoca pensavo, che l’inserimento ordini, che facevo in azienda, avrei potuto eseguirlo anche da casa. E che infilarmi nel traffico per percorrere sessanta chilometri tutti i giorni, fosse un prezzo da pagare troppo stressante per quel lavoro, sempre uguale.
Ecco, quel momento è rimasto indelebile nella mia memoria. Ho avvertito una sensazione strana: come se si aprisse una piccola finestra dalla mia fronte e dicessi che si può fare! Proprio come recita la trasmissione di Respiri On Air.
La professione di segretaria online, all’inizio, mi avrebbe permesso di gestire un figlio, di lavorare molto meglio e risparmiare ore di vita che sprecavo alla guida!
Pensare di lavorare gestendo il mio tempo, lavorare finalmente con il mio stile, fatto di genuina empatia, ascolto e con la gentilezza necessaria per rendere una collaborazione, un qualcosa di speciale, mi sembrava un sogno.
Cosa faccio nella mia professione?
Ho un grande ventaglio di esperienza che posso applicare nei miei servizi.
Al di là di tutto, quello che fa davvero la differenza è il carattere e l’approccio mentale a questo tipo di lavoro. Mi devo formare in continuazione e sono cintura nera di serietà.
È necessario saper organizzazione il tempo, essere flessibili e garantire il risultato finale.
La mia, è una professione nuova, e pertanto implica che buona parte del mio tempo, io sia impegnata a trasmettere il significato e i benefici che porto con i miei servizi. Devo formare il potenziale cliente prima che diventi cliente e si possa lavorare ad un progetto comune.
Se vuoi approfondire l’argomento, perché vuoi intraprendere la professione, qui ho scritto un articolo Come diventare assistente virtuale e guadagnare online
Se invece sei un imprenditore o professionista del digitale che vuoi iniziare a delegare online, ecco un articolo che ti aiuta a fare chiarezza su come puoi ti puoi organizzare Come collaborare con una assistente virtuale
Serve tempo affinché il mio ruolo si affermi nella mentalità imprenditoriale.
Qui il link alla puntata su SoundCloud RespiriOnAir del 05.02.2019 – Michela Rimessi