Il lavoro da remoto è una opportunità incredibile
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Tre anni fa, quando ho iniziato a porre le basi per quella che sarebbe stata la mia professione da remoto, come assistente virtuale, in tanti mi dicevano che era qualcosa che anticipava troppo i tempi ed era sentita come un’avventura rischiosa con poche possibilità di sviluppo.
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Nel 2017 era tutto vero. Parlo solo di 3 anni fa, ma sono tre ere geologiche a livello informatico e di mentalità imprenditoriale. All’epoca era effettivamente una proposta molto innovativa quella di offrire servizi solo da remoto e che si basava su una fiducia fragile e per pochi eletti, ossia coloro che già avevano un lavoro basato sul Web.
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Poi arriva il 2020 e un giorno ci hanno detto che eravamo coinvolti in una pandemia, che ha costretto parecchi impiegati e datori di lavoro a rivalutare la potenza della comunicazione e del business online. Li ha costretti ad accedere a talenti e a diversità di pensiero inimmaginabili solo 3 mesi fa, così come 3 anni fa, quando ho iniziato.
Si è squarciato uno scenario, che a noi assistenti virtuali ha agevolato molto e creato anche un nuovo trend per chi offre servizi da remoto, e che ha finalmente ha “trovato il suo posto dignitoso nel mondo” e io sono felice e orgogliosa di farne parte e di farmi trovare pronta e reattiva, perché quello che per tanti è una novità (team da remoto, comunicazione istantanea, video call), per me è la normalità.
Attualmente c’è bisogno di ancora più flessibilità e rimodulare i servizi per offrire soluzioni personalizzate e questo rende il lavoro da remoto un’opportunità non per tutti, in quanto bisogna:
- sapere organizzare molto bene il proprio tempo
- sapere organizzare le attività di più clienti nel rispetto delle scadenze
- essere a proprio agio nella solitudine lavorando da casa
- avere voglia di aggiornarsi costantemente
- passare parecchio tempo davanti ad uno schermo
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Quando si inizia a lavorare esclusivamente da remoto, si apportano alla libera professione, tutti i talenti e diversità di pensiero acquisiti nel corso degli anni e delle esperienze nelle varie aziende e questo rende ogni assistente virtuale, unica e di valore.
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Smart Working – Momento polemico
Evito di citare la parola smart working perché è uno pseudoanglicismo che all’estero suona in tutt’altra maniera.
Se ad un inglese dico smart working o non mi capisce o gli sembra qualcosa come quella vecchia pubblicità del Maxibon: “Two gust is mei che one” e me lo ha fatto notare un amico australiano, dicendomi che facciamo ridere con questa parola perché sembra che mentre lavoriamo siamo intelligenti e quando smettiamo diventiamo scemi. 😊
A dirla tutta trovo che anche lo Smart Schooling faccia ridere. Meglio la didattica a distanza, per me.
Non so perché agli italiani faccia tanto figo utilizzare termini che richiamano la lingua inglese, quando poi coloro che quella lingua la padroneggiano davvero, ci sento parlare così e ci considerano con un po’ di pena.
Il lavoro da remoto, come lo svolgo io, all’estero si chiama Working from Home (WFH), Remote Working, Telecommuting. Lo Smart Working invece per un inglese è più simile al nostro Lavoro Agile tipico del lavoro subordinato.
Vabbé…era una questione che volevo affrontare da parecchio. Basta polemiche
In ogni modo se ha fonti diverse per spiegare questa cosa, non vedo l’ora di leggerle e avere un tuo diverso punto di vista.
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Restando in ambito della libera professione, il lavoro da remoto, è un’opportunità incredibile per gli imprenditori che hanno lavoro da esternalizzare ma non possono permettersi di assumere un dipendente, nemmeno a mezza giornata, visti i costi di tasse, sicurezza, formazione, attrezzature, utenze ed affitto.
Creare team locali di liberi professionisti che lavorano solo da remoto e che offrono tante professionalità, sotto uno stesso “cappello” sarà il futuro qui in Italia. Ora più che mai è importante creare delle collaborazioni. Sempre secondo la mia personale visione delle cose.
Conosco imprenditori che utilizzano assistenti virtuali a bassissimo prezzo che sono ubicate alle Filippine. Mi sono sempre chiesta che qualità di lavoro possano dare, partendo anche da una base linguistica diversa (ok c’è Google traduttore, però…), per non parlare della giurisdizione fiscale. Magari sono tutte fantasie che mi costruisco. Se qualche imprenditore utilizza questi servizi, e me ne vuole parlare, sono tutta orecchie! Ci sentiamo su Skype?
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Provo a vedere i lati positivi del Covid-19
I lati positivi del Covid-19, ammesso che per qualcuno ci siano, è che questa esperienza ha modificato e fatto accettare il concetto di lavoro a distanza e sta facendo nascere una buona e flebile fiducia nei suoi confronti.
Così come si è scoperto il lato positivo che stare a casa per lavorare, ha un impatto positivo sulla vita delle persone (mica tutte eh?), dell’ambiente, delle ore vita sprecate nel traffico che non subisci più.
Ti invito a valutare se hai del lavoro da esternalizzare e a leggere il mio articolo Come collaborare con una assistente virtuale che ti aiuterà a scegliere il professionista che offre i servizi giusti per te.
Sul mio sito, trovi i servizi che offro, le tariffe per una massima trasparenza e senza sorprese e il modulo per contattarmi.
Ricordati di delegare per vivere un presente di qualità e organizzare un futuro ideale.
Ti aspetto.
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